
Siamo tutti soggetti a confronti involontari: mentre siamo in giro, al supermercato, in palestra o passeggiando, il nostro sguardo cade su qualcuno più giovane, più magro, più muscoloso, e così via.
Questo spesso ci porta a sentirsi demoralizzati e a pensare: “vorrei essere così anche io…”. Questo può rovinare la giornata senza nemmeno rendercene conto, poiché molti di noi lo fanno automaticamente.
Se ti sei mai trovato in questa situazione, non preoccuparti: sei in buona compagnia! Anche io, esperta nell’affrontare l’insoddisfazione corporea da molti anni, cado in questo tranello. Siamo tutti umani! Tuttavia, posso condividere alcune riflessioni che, grazie alla mia esperienza e ai miei studi, mi aiutano in questi momenti a superare certe fragilità e a non farmi rovinare la giornata.
Ecco tre considerazioni che potrebbero non aver mai attraversato la tua mente riguardo ai confronti con gli altri:
- Quando ti confronti con gli altri, il tuo sguardo è distorto: tendi a notare solo gli aspetti fisici che consideri “perfetti”, ignorando i tuoi punti di forza.
- 2. Soffri di un “effetto riflettore”: credi che gli altri noteranno esclusivamente i difetti che ti danno fastidio. Ma la verità è che ognuno è concentrato su se stesso e non ha tempo per notare i tuoi presunti difetti.
- 3. I confronti con gli altri possono danneggiare l’autostima: concentrarsi sui difetti fisici, trascurando le qualità personali, può minare la tua autostima. Ognuno ha valore indipendentemente dal peso o dalla forma fisica.
Quando ti ritrovi a confrontarti con gli altri, ricorda questi meccanismi, perdonati (siamo umani) e concentra la tua attenzione sulle tue qualità, sia esteriori che interiori.
Ricorda che sei più di un corpo.
Hai mai sperimentato questo tipo di confronto? Condividi la tua esperienza!
Mara Pavanel
