
- Quante volte ti sei sentita in colpa dopo aver mangiato?
- Quante volte ti sei detta: “sono proprio una frana!” dopo aver svuotato il pacco di biscotti?
- Quante volte hai provato un senso di fallimento e di delusione per te stessa, dopo un pasto, perchè hai “ceduto” a cibi che non desideravi mangiare?
Succede, quando le cose non vanno come vorremmo, di essere molto severi con noi stessi. In quei momenti pensiamo di essere i soli a soffrire e ad avere certe difficoltà, ci sentiamo persi e impotenti. Proviamo un misto di autocommiserazione e senso di superiorità, perchè, ci diciamo, “nessuno può capire cosa sto passando”.

Succede, allora, di trattarci davvero molto male, dirci cose terribili, come “sei un disastro totale”, “non ce la farai mai”, “sei senza speranza”. Rimproverarci in quei momenti sembra l’unica cosa da fare, perchè ce lo meritiamo, siamo stati cattivi. Forse nella nostra storia c’è stato qualcuno che ci diceva queste cose, e ora ci tornano alla mente come un disco rotto.
Forse pensi che insultarti e maltrattarti si un buon modo per darti la carica, per spingerti a risalire; in fondo, vuoi far vedere a tutti di cosa è capace questa “fallita”. E giù con parole sgradevoli, senso di colpa e frustrazione.
Ma funziona davvero così..?
Le ricerche mostrano che più siamo comprensivi e gentili con noi stessi, più siamo motivati a prenderci cura di noi, incluso mangiare bene.
Marsha Hudnall
In realtà no.
Ormai lo sappiamo da anni di ricerche e, devo dire, anche per esperienza professionale, che un approccio corretto ed efficace alla perdita di peso non si gioca MAI sul senso di colpa o sull’auto-abuso, per dirla così.

Il vero cambiamento, cioè un cambiamento duraturo, deve farmi sentire bene con me stessa, non farmi provare vergogna o disagio. Per mangiare in modo più salutare e adeguato alle mie esigenze, ho bisogno di farlo partendo da una posizione di amore e rispetto per me stessa e il mio corpo, non di disprezzo. Il principio è: ” mangio così perchè mi amo, rispetto il mio corpo e voglio sentirmi bene con me stessa”. Se il presupposto è questo, il cambiamento verrà da sè, e lo manterrò nel tempo perchè si fonda su una buona ragione!
Il problema è che, spesso, le ragioni per cui le persone decidono di dimagrire è perchè non amano il proprio corpo e pensano che, perdendo peso, si ameranno di più. Queste sono alcune delle false promesse della diet industry, che ci fa credere che, per amarsi, bisogna corrispondere ad un certo tipo fisico.
E’ vero proprio il contrario: se mi amo, mangerò meglio, ascolterò il mio corpo e gli darò ciò che serve per farlo stare bene. Se ho del peso in più da perdere, lo perderò. Ma il percorso parte da dentro e arriva a fuori, non viceversa.
La sofferenza, indotta da altri o da noi stessi, non è mai un buon stimolo per migliorare o cambiare. Ricordiamocelo anche quando vorremmo far cambiar qualcuno altro; farlo sentire sbagliato, rimproverarlo, fargli notare gli errori, non lo spingerà a cambiare: o meglio, probabilmente gli farà cambiare partner o amica..!
Riassumendo, un percorso di dimagrimento efficace si fonda su delle buone motivazioni che non sono mai il disprezzo o la vergogna per se stessi. Il percorso deve partire sempre dal rispetto di se stessi e dalla volontà di stare bene, non di punirci e nemmeno di dimostrare agli altri qualcosa. Non dobbiamo dimostrare nulla, solo che diamo importanza a noi e al nostro benessere. In questo modo, non dico che sarà un percorso facile, ma sarà un cambiamento con delle basi solide e durature.
Mara Pavanel
Amare sé stessi è l’inizio di un idillio che dura una vita.
Oscar Wilde
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