E COSA FARE INVECE
Cambiare non deve essere una lotta. Deve essere possibile.
Ti è mai capitato di decidere che stavolta ce la farai?
Magari volevi iniziare una nuova abitudine: mangiare meglio, muoverti di più, leggere ogni giorno, meditare. Parti carica, determinata, quasi come se dentro di te si fosse svegliata una versione super disciplinata, forte e instancabile.
I primi giorni vai avanti a testa bassa, stringi i denti e ti dici: “Devo resistere!”.
Ma poi succede qualcosa.
La stanchezza si fa sentire, la motivazione si affievolisce… e senza quasi accorgertene, molli. E lì arriva la solita sensazione: frustrazione, senso di fallimento, l’idea di non essere abbastanza forte.
Ma… se non fosse colpa tua?
Se il problema non fosse la tua forza di volontà, ma il metodo?
Non sei pigra. Non ti manca la motivazione. Ti manca una strategia.
Siamo state abituate a pensare che per cambiare dobbiamo fare fatica. Che le abitudini si costruiscono con il sudore della fronte e con la rigidità del controllo.
Ma la verità è che il cervello non ama lo sforzo continuo.
Se qualcosa ci richiede troppo impegno o ci fa sentire a disagio, smettiamo di farla. Non perché siamo sbagliate o incapaci. Ma perché siamo esseri umani.
Il segreto? Rendere il cambiamento il più semplice possibile.
Non serve forzarsi. Serve partire da piccole azioni, così semplici da non poter fallire.
È così che si costruisce una nuova abitudine. Non con la perfezione, ma con la ripetizione.
Prova a iniziare così:
- Vuoi leggere di più? Parti da tre righe al giorno. Solo tre. Se ne leggi di più, bene. Ma decidi che tre sono già abbastanza.
- Vuoi muoverti di più? Inizia con 5 minuti di camminata o di stretching.
- Vuoi meditare? Respira profondamente per 30 secondi appena ti svegli.
Lo scopo non è fare tanto.
Lo scopo è fare spesso.
Perché ogni piccola vittoria costruisce fiducia. E quando iniziamo a sentirci capaci, la motivazione cresce da sola.
Mangia un frutto in più.
Passa il filo interdentale su un dente.
Fai un piegamento sulle braccia.
Abituati alle piccole vittorie, che ti fanno sentire bene.

Quando qualcosa ci fa sentire bene, il cervello la registra come “una buona idea”.
E più la ripetiamo, più diventa naturale.
Non ti servirà più sforzarti per farla. Ti verrà spontanea. Sarà parte di te.
Quindi la prossima volta che vuoi cambiare qualcosa, non puntare alla perfezione.
Non cercare di “resistere”. Non serve, anzi. Ti rende l’abitudine “antipatica” perchè difficile.
Inizia da un piccolo gesto. Uno che puoi davvero sostenere.
E poi ripeti. Un passo alla volta, con dolcezza.
È così che il cambiamento diventa possibile. Il valore dei comportamenti non sta nella loro perfezione, sta nella loro continuità.
Dott.ssa Mara Pavanel
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