Uno degli ostacoli maggiori che si incontra quando si intraprende un percorso per imparare a gestire il proprio peso riguarda l’obiettivo che ci si pone.
Molte persone sono ancora convinte che sia possibile ottenere un peso “ideale”: in genere, corrisponde a qualche modello di riferimento, l’amica, l’influencer, l’attrice cui ci piacerebbe assomigliare.
Il peso a cui ci immaginiamo la nostra vita sarà migliore, più felice, noi saremo più sicuri e più sereni.
La nostra cultura rinforza questa credenza: le persone con un certo tipo di corpo sono ammirate, ricercate, e lodate per il loro aspetto. Ci viene costantemente detto:” se ce l’ho fatta io, puoi farlo anche tu. Che ci vuole? Fai le stesse cose che faccio io e otterrai gli stessi risultati”.
E’ così che molte persone cascano nella trappola delle diete all’ultima moda o dell’attrezzo definitivo per fare ginnastica che risolverà tutti i loro problemi.
La famosa bacchetta magica. Se esistesse veramente non saremmo qui a parlarne…
E’ un discorso molto complesso, perchè dietro a queste scelte ci sono aspetti psicologici ed esigenze emotive spesso molto forti e che devono essere considerate per poter ottenere risultati evidenti e duraturi.
Oggi però mi soffermo su un aspetto, appunto quello del peso che è ragionevole cercare di ottenere perchè, come anticipavo, se l’obiettivo che perseguo non è giusto per me, l’unica cosa che otterrò sarà frustrazione, sofferenza e, spesso, un peggioramento delle mie condizioni di partenza (leggi: riprendo i kg persi e anche di più).

Mettiamo subito le cose in chiaro: ognuno di noi ha un range di peso all’interno del quale si colloca il nostro benessere e la nostra salute. Non un peso specifico, un certo numero sulla bilancia, ma uno spettro di valori: non “56 kg” ma tra “52 e 58”, per fare un esempio inventato. Cosa vuol dire questo? Che non ha senso cercare di mantenere un numero fisso: il peso oscilla in continuazione, durante l’anno e durante il singolo mese, per ragioni fisiologiche, normali. Inoltre, questo range cambia anche con l’età, per ragioni altrettanto naturali: il corpo cambia in continuazione. Non posso pensare di avere lo stesso peso a 50 anni di quando ne avevo 20, perchè nel frattempo sono successe un sacco di cose!
Il nostro range di peso, va anche sottolineato, è in gran parte frutto di un progetto genetico. Ce lo abbiamo scritto alla nascita, come l’altezza cui possiamo arrivare crescendo: c’è un’altezza minima e massima indicate nei geni, e il valore finale dipenderà da numerosi fattori, come l’ambiente in cui cresciamo. Così il peso: il nostro progetto genetico contiene questo spettro di valori, in cui ci muoviamo e che possiamo influenzare attraverso per esempio l’alimentazione. Ma non più di tanto. Il nostro corpo e il nostro peso non sono così manipolabili a nostro piacimento, come per lungo tempo si è creduto.
Questo cosa significa? Che se cerco di perdere peso, ponendomi come obiettivo un valore che è al di fuori di questo range, fallirò.
Molte persone, che faticano a gestire il peso, fanno proprio questo errore.
“A me che tu non voglia combattere la biologia, l’evoluzione e la psicologia non è consigliabile cercare di vivere al di sotto del tuo range di peso salutare.”
(T. Mann, PhD)
Il problema è che viviamo in una società che rinforza questa credenza: ci propone modelli di corpi che sono irraggiungibili per la stragrande maggioranza delle persone. Ci fa credere che, con un po’ di impegno e duro lavoro, possiamo anche noi avere quell’aspetto. L’aspetto di una persona che ha un range di peso molto diverso dal nostro. Se noi volessimo raggiungere e mantenere quel peso dovremmo vivere al di sotto del nostro range di peso salutare.
A che prezzo? Dovresti fare della gestione del peso la tua unica ragione di vita: a costo delle tue relazioni, della tua serenità, del tuo benessere emotivo, del tuo tempo libero ecc.
Come definisco il mio peso ragionevole, allora?
Il peso ragionevole è “(…) quel peso che può essere ragionevolmente raggiunto e mantenuto e che permette buone condizioni di salute, fisiche, psicologiche e sociali.” (R. Dalle Grave, 1994). In altre parole, quel peso che riesco a mantenere senza particolari sforzi, mangiando un po’ di tutto con moderazione, mantenendo uno stile di vita attivo e senza preoccuparmi troppo di quello che mangio. Cerca di ricordare il peso a cui ti sentivi più a tuo agio, in forma e che sei riuscita a mantenere per diverso tempo (dopo i 21 anni)? Probabilmente quello è il tuo peso ragionevole.
Fammi sapere cosa ne pensi e condividi se ti è stato utile!
Mara Pavanel
2 risposte a “UN PESO RAGIONEVOLE”
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sante parole!
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Grazie Anna Rita Rosa!
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